In meno di 30 anni gli ottantenni in Italia sono più che raddoppiati, passando da 1 milione 955 mila a 4 milioni 207 mila, vale a dire il 7 per cento della popolazione residente. Il dato emerge dal confronto tra i dati Istat del Censimento del 1991 e quelli pubblicati oggi, aggiornati al primo gennaio scorso. L’Istat segnala il forte aumento della popolazione anziana (65 anni e più) in termini sia assoluti (da 8,7 milioni a 13,6 milioni) sia percentuali rispetto al totale di popolazione (dal 15,3% a 22,6%). Nello stesso periodo, diminuisce di quasi un milione di unità la popolazione con meno di 15 anni (da 15,9% a 13,4% del totale della popolazione) e di oltre 300 mila unità quella di 15-64 anni (da 68,8% a 64,1%). L’età media, che alla data del Censimento 1991 era al di sotto dei 40 anni, nel 2018 supera i 45 anni. Al primo gennaio 2018 la popolazione residente in Italia era pari a 60 milioni 484 mila unità.
(da La Stampa)
La notizia è buona ,fa meno bene sapere che si assottiglia la fascia dei giovanissimi ,futura struttura portante del Paese
In ogni caso che l’aspettativa di vita si allunga è un fatto e sappiamo che il merito va ai progressi della medicina, alle migliorate condizioni igieniche ed a una più corretta alimentazione
Ma un fattore altrettanto decisivo è lo “stile di vita ” ovvero quell’insieme di comportamenti fisici e mentali che sono il bagaglio individuale che ci portiamo addosso e che possiamo spesso scegliere noi.
Una scelta vincente per la mente, nella terza età, è quella di tenerla allenata e lo sappiamo. Quello che però fornisce la rincorsa vincente è la consapevolezza di non essere esclusi dal contesto sociale e questo lo sanno bene i nonni, nuovi numi tutelari delle odierne compagini familiari o quanti raggiunta l’età della pensione per passione o per necessità si vedono ancora impegnati in attività lavorative
Il metodo che conosciamo noi dell’ Auser per invecchiare attivamente è quello di mettere le nostre energie fisiche e mentali a servizio di chi ha bisogno
E’ questo che ci fa sentire utili, ci gratifica e ci fa aggiungere, diciamo noi “vita agli anni e non anni alla vita”